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Ciao!

Ho sempre amato leggere e con mio figlio ho ricominciato da capo: questa pagina é dedicata ai libri che sfogliamo insieme.

Piccolo Elefante cresce

Piccolo Elefante cresce

I nostri figli, quotidianamente, conseguono tanti piccoli progressi e traguardi, ma ci sono alcuni eventi che rappresentano delle tappe importanti nello sviluppo della loro autonomia; quegli avvenimenti che ci fanno esclamare, con dolcezza unita a nostalgia, “sta diventando grande….”. Una delle tappe più importanti è la conquista del dormire da soli, nella loro cameretta; passaggio che può avvenire molto presto o con ritmi più lenti e graduali, seguendo quelli che sono i tempi del bambino e della famiglia. In questi anni in cui il co-sleeping viene incoraggiato e consigliato, il passaggio nella cameretta (e il conseguente abbandono del lettone condiviso con mamma e papà), può avvenire anche ai margini dell’età scolare.

Ci sono diversi albi che si occupano di questo tema, a volte forse in maniera troppo esplicita: confesso che non amo quei libri che si presentano come una sorta di rimedio risolutivo al problema, ossia i libri-medicina, i “libri-per”; sicuramente i libri possono costituire un ausilio, per affrontare determinate tematiche o tappe evolutive, ma perchè pongono delle domande, suscitano curiosità, stimolano la riflessione. Poi naturalmente saremo noi genitori, che osservando e dialogando con i nostri figli, a capire quando sono pronti per un passo ulteriore, in modo che lo stesso venga vissuto con tranquillità e serenità e non come una imposizione da loro non condivisa.

Tra gli albi che ho sfogliato, uno, in particolare, in biblioteca ha attirato la mia attenzione ed è piaciuto anche al mio treenne: “Piccolo Elefante cresce”, di Sesyle Joslin, illustrazioni di Leonard Weisgard, Orecchio Acerbo editore. E’ un libricino quadrato con illustrazioni vintage (la prima edizione risale agli anni ‘60 e la casa editrice orecchio acerbo lo ha pubblicato in Italia nel 2014) che questo anno è stato nuovamente ristampato.

Buona parte del libro riguarda una lunga conversazione, che si svolge in cucina, tra una divertita Mamma Elefante e un eccitatissimo Piccolo Elefante, durante la cena serale. Piccolo Elefante è molto eccitato per l’avventura che lo attende e ritiene di dover fare provviste e scorte da mettere da parte, perchè avrà bisogno di parecchie energie per affrontarla. Dopo aver preparato le leccornie da portare con sè, va a prepararsi, scegliendo dal guardaroba un accessorio del papà, del nonno e dello zio. Ma quale sarà questa importante avventura che lo attende? Il lettore si incuriosisce sempre più, mentre piccolo elefante va a salutare tutta la famiglia e si avvia deciso…ma dove? Verso la sua camera, saltando coraggiosamente nel suo letto e tirandosi le coperte ben sopra la testa. Ce l’ha fatta! Tutto solo e per conto suo; finalmente, con orgoglio e fierezza, può augurare a tutti la buonanotte dalla sua stanzetta e dal suo lettino!

La rappresentazione della famiglia è sicuramente influenzata dal periodo storico in cui è stato realizzato questo libricino, gli anni ‘60, quindi con ruoli un po’ ingessati, la mamma in cucina e il resto della famiglia in salotto, però ciò che invece sorprende e si apprezza di questo albo è la modernità del messaggio educativo contenuto al suo interno: incoraggiare Piccolo Elefante a intraprendere questa nuova avventura, che rappresenta un passo importante nella sua crescita personale. Il sostegno di tutta la famiglia e l’orgoglio di Piccolo Elefante nel conseguire la conquista di addormentarsi da solo, facendo tutto da solo l’ho trovato molto attuale e coinvolgente.

Il messaggio che trasmette non è pedante o noioso, del genere i bimbi grandi devono andare a dormire da soli, non bisogna avere paura, sei un ometto et similia, bensì la prospettiva offerta al lettore è uno spaccato di vita quotidiana di una famiglia, in cui si vive coralmente un passaggio importante nella vita del piccino di casa. I dialoghi sono lunghi, ma non stancano, perchè lo scambio di osservazioni è leggero e incuriosisce anche i bimbi più piccoli.

Il formato quadrato, piccolo e maneggevole, è a misura di mani bambine e le immagini delicate con una patina anticata (tipo effetto seppia) attira anche noi genitori e lettori più…anziani.

La Libreria di Gabriele.

A fior di pelle

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Liberatemi!

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